GIOVANI: QUESTIONE APERTA
Stando alle valutazioni dei più rinomati sociologi a livello mondiale emerge un dato alquanto allarmante: i giovani del nuovo millennio sono DISORIENTATI.
Questo dato, oltre ad offrirci una panoramica preoccupante sulla quadra globale dei giovani, fa riemergere, nel giudizio degli adulti, sfiducie e perplessità del tutto legittime.
Il vero problema è che non si può più parlare di “gioventù bruciata” stile anni 60’, volendo intendere una generazione “fuori dagli schemi”, ma oggi il disagio giovanile si manifesta sotto vesti totalmente diverse.
“L’indolente gioventù”(come mi riservo il lusso di definire) è contraddistinta da una persistente apatia e inoperosità che ha portato a un disinteresse smisurato verso argomenti di utilità sociale, che potrebbero rappresentare momenti di crescita rilevanti.
A questo va aggiunto anche che il malessere giovanile, esplode di tanto in tanto in comportamenti violenti e raccapriccianti episodi del tutto privi di razionalità e intelligenza.
Ma a chi attribuire le cause di tutto ciò?
Molti accusano i mezzi di informazione, come tv e cinema, di contrabbandare la violenza con eccessiva facilità; altri puntano il dito contro la società contemporanea, ormai dominata dal business e dalla “globalizzazione”, di aver smarrito i valori primari e di aver segnato il proprio corso sulla superficialità e sul dilettantismo.
Ma a mio parere ciò che veramente ha scatenato tutto questo è il fatto che le istituzioni politiche non hanno mai affrontato seriamente il problema (anche se ho dei dubbi sul fatto che lo considerino tale) magari cercando di favorire l’associazionismo e ogni forma di aggregazione giovanile;
queste rappresenterebbero l’unico sistema per raggiungere la risoluzione di un tale problema.
Non è il caso, comunque, di essere così pessimisti: a fronte di ragazzi che vivono simili situazioni, c’è ne sono molti altri (fortunatamente la grande maggioranza) che trascorrono la loro vita in maniera serena, con le difficoltà di tutti gli adolescenti ma che mai si porterebbero fuori dalla legalità. Vale tuttavia la pena non abbassare la guardia; bisogna fare in modo che la NOSTRA generazione cresca con valori positivi magari sfatando i tabù e i complessi generazionali. Per cui emulando il grande Marx:
GIOVANI DI TUTTO IL MONDO , UNIAMOCI !
3 Comments:
CERTI PAOLO... è COMPLICATO ESSERE UN GIOVANE NEL MOMDO D'OGGI.
PURTROPPO SEMPRE PIù SPESSO NON VENIAMO ASCOLTATI DAI "GRANDI".
MI PIACE LA BATTAGLIA CHE AVETE INTRAPRESO CONTRO LE ISITUZIONI.
PAOLO E BELLO QUELLO CHE HAI SCRITTO SU DAMIANO HAI RAGIONE SU TUTTO...COMPLIMENTI PER IL SITO!
ciao cmq ho capito ke 6 un gay
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